Fermare le polemiche (“sono clandestini, non rifugiati”, “scappano dalla povertà non dalla guerra”),
fermare le grida,
fermare gli insulti,
fermare le speculazione politiche,
fermare i rimpalli di responsabilità,
fermare le accuse reciproche,
fermare le chiacchiere da bar (“hanno i vestiti di marca e i telefonini, stanno meglio di no”).
Sono morti.
Forse 150. A migliaia in questi anni.
Sono ragazzi.
Sono donne.
Sono bambini (dell’età dei miei figli che andrebbero protetti e coccolati non costretti ad attraversare il mare in un barcone)
Sono persone, con le loro storie, i loro sogni, le loro speranze, le loro sofferenze, la loro disperazione.
Erano persone.
Adesso sono morte.
Fermiamoci almeno adesso.
Per rispetto.
E magari cercare di fare qualcosa.
update: anche Piovono rane. Molto più efficace.
Sarebbe il caso di farlo. Ma purtroppo vedo che l’escalation di idiozia non accenna a fermarsi… 😦
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