Tutti al Lingotto

piombiniSe in google scrivete lingotto pd, oltre al discorso di Veltroni di 2 anni fa,  esce un marea montante di siti, blog, giornali che parlano dell’appuntamento di domani al lingotto. C’è chi li definisce i giovani del pd, i quarantenni, il nuovo, la parte buona del pd, ovviamente qualcuno avanza anche qualche dubbio. Sta di fatto che per questa riunione autoconvocata dal così detto gruppo dei piombini si sono accesi i riflettori della politica e che la giornata di domani è al centro del dibattito su come deve essere il pd. Già questo è buon risultato: invece dei vecchi soloni della politica del centrosinistra, ci sarà la base che crede nel pd, nel ricambio della sua classe dirigete, in un pd aperto, plurale, laico, innovativo. Un partito che premia il merito e la competenza e non l’appartenza. Un partito che non si divide ancora sulle passate provenienze (ds-margherita), ma che guarda al futuro. Ci saranno Giuseppe Civati, Debora Serrachiani, Matteo Renzi, Luca Sofri, Ivan Scalfarotto, Sandro Gozi, Anna Paola Concia, Francesco Costa e un mare di persone. Bimbi permettendo, dovrei farcela anche io. E spero anche di riuscire a fare una cronaca in diretta. Quindi seguite il blog!
Ps: oggi intanto potete seguire il liveblogging della Direzione Nazionale del Pd sul blog di Sofri.

Questo è il manifesto con cui è stato convocato.
Siamo il Partito Democratico. Siamo un grande e moderno progetto di cambiamento e ricostruzione del centrosinistra italiano, della politica italiana, e dell’Italia. Siamo un partito che nasce e cresce intorno a idee e valori condivisi, e che ha come primo obiettivo l’estensione di questa condivisione. Non modificando queste idee e questi valori, non contaminandoli con compromessi e contraddizioni: ma declinandoli in un progetto collettivo di progresso e di visione del presente e del futuro. E costruendo un consenso su questa visione. Siamo il Partito Democratico, non siamo due partiti che si sono alleati. Non siamo la convivenza di obiettivi e interessi diversi, da far convivere e di cui fare commercio politico. Non vogliamo che questo progetto sia ostaggio di meccanismi e fallimenti i cui risultati hanno portato il centrosinistra italiano ai peggiori risultati degli ultimi vent’anni. Crediamo che contesti nuovi chiedano scelte nuove, crediamo nell’assunzione di responsabilità di chi viene sconfitto, e nell’assunzione di responsabilità di chi vuole superare le sconfitte. Noi vogliamo superarle, vogliamo cambiare l’Italia in meglio, e governarla. Siamo, siete, siamo assieme l’alternativa alla spartizione tra vecchie correnti del più ambizioso progetto politico nella storia dell’Italia repubblicana. Sappiamo di essere in tanti, finora troppo trascurati e impotenti. Non andremo al congresso di questo partito per scegliere se consegnarlo a un leader della Margherita o a un leader dei DS. Ci andremo per darlo al leader del Partito Democratico e alle persone del Partito Democratico.

4 pensieri su “Tutti al Lingotto

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