Si sono arrabbiati

Ieri è uscito un articolo su Il Cittadino in vista del congresso del PD (lo incollo qui sotto), in cui ho detto le solite cose sul pd:

  • che abbiamo perso alle europee e alle provinciale perché abbiamo deluso i nostri elettori e simpatizzanti che si aspettavano un vero rinnovamento e che invece è rimasto tutto come prima;
  • che è giunto il momento di cambiare davvero;
  • che dobbiamo scegliere i dirigenti del partito in base al merito e non all’appartenenza a questo o quel gruppo e che vogliamo che per tutti i ruoli siano scelte le persone considerate le migliori a svolgere quelle funzioni e non perché si devono rispettare gli equilibri interni;
  • che ci deve essere un ricambio nella dirigenza del partito;
  • che devono essere i cittadini a scegliere con le primarie i candidati alle elezioni, non come è avvenuto alle provinciali dove, dopo un vergognoso braccio di ferro, le scelte sono state fatte chiusi nelle stanze;
  • che il pd deve essere un partito aperto ed inclusivo, che discute di politica, della città, del futuro, dei bisogni delle persone e non si limita ad essere un comitato elettorale che fa banchetti;
  • che le decisioni vanno prese negli organismi preposti, ufficiali, eletti per quello e non su fantomatici tavoli non previsti a cui partecipano sempre le stesse persone;
  • che le regole previste negli statuti e nel nostro codice etico vanno rispettate e quindi, ad esempio no a più di 2 mandati, no alla presenza contemporanea in 2 assemblee elette (consigli comunali, provinciali, regionali), etc…
  • che le persone nominate negli enti vanno scelte in base al loro curriculum e al merito e che non è possibile che negli enti continuino ad andare sempre le stesse persone, oggi occupandosi di trasporti, domani di sanità, dopo domani di ambiente e dopo ancora di servi sociali;
  • che nella nostra mozione non ci sono big che invece si sono schierati tutte nelle altre mozioni e che nessuno di noi vive di politica;
  • che ci siamo messi in questa avventura (del PD e della mozione Marino) non per mantenere lo status quo, ma per cambiare il pd, la politica e il paese;
  • che ci sembra che la mozione Marino dia più risposte e garanzie di discontinuità e rinnovamento (non siamo i più puri, semplicemente crediamo in queste cose, ci siamo sempre battuti per realizzarle e continueremo così, anche a costo di non riuscirci, come per le provinciali).

Insomma le solite cose che diciamo da sempre (che ho scritto varie volte nel blog, anche nel discorso che non ho fatto al Lingotto) e che sono i punti forti della mozione Marino (le dice anche Civati qui, ad esempio)….eppure si sono arrabbiati come se avessi detto cose false o avessi offeso qualcuno. E allora mi piacerebbe capire perché, secondo le altre mozioni, abbiamo perso i voti e la fiducia di milioni di persone che avevano creduto e votato il pd? Cosa intendono per rinnovamento e merito? Sono disposti a sottoscrive quanto ho scritto sopra? Cosa dicono sulle nome negli enti? Come sceglieremo il prossimo candidato alle regionali (per noi ovviamente con le primarie)..eccetera, eccetera, eccetera…

bis

ilcittadino_10_09_09

10 pensieri su “Si sono arrabbiati

  1. Scusa michele, ma chi si è arrabbiato? Io, ad esempio, che in questa fase della mia vita sono un “professionista della politica” posso non essere d’accordo con te nell’accezione negativa che dai al mio status attuale (che del resto è sempre stato sottoposto al giudizio senza appello degli elettori visto che non sono mai stato “nominato” nè come presidente della provincia nè come sindaco…) ma non mi sento offeso nè mi arrabbio per le tue legittime valutazioni sulla questione. E su molte delle altre questioni che la mozione che sostieni propone ho idee simili e credo debbano essere discusse nel congresso che celebreremo (insieme a molte altre sull’identità del partito, sulla sua organizzazione, sulla sua democrazia interna, sul rapporto iscritti-elettori, sul sistema dellealleanze, sul programma,…..). Per cui, per quanto mi riguarda, discutiamone senza reticenze (come dovrebbe avvenire in qualsasi partito), con lealtà e rispetto reciproco: anche da questo si vedrà il “nuovo” del PD.
    Lorenzo Guerini

  2. Gentile signor Sindaco, ne approfitto per porle un paio di domande, dato che mi sembra Lei sia disponibile ad un sano confronto e poiché credo che questo confronto non debba avvenire soltanto all’interno del congresso. “Celebrare” è un verbo importante. Forse, oltre a celebrare i congressi si dovrebbe celebrare anche la partecipazione cittadina e l’attenzione al proprio territorio. E allora mi permetto di porle due semplici domande alle quali sono certa saprà darmi una risposta senza reticenze. Cosa ne pensa della vicenda di Gianpiero Fiorani e dell’idea di portare a Lodi lo spettacolo di Eugenio De’ Giorgi? Cosa ne pensa della vicenda di Giulio Cavalli?
    Spero di leggere nelle sue risposte un po’ di quel “nuovo” del Pd di cui parla.
    Cordiali saluti
    Margherita De Vizzi
    (vostra elettrice)

  3. ciao Michele ,sono d’accordo su tutti i punti che hai elencato,però secono mè Marino nelle sue tesi ha delle grosse lacune soprattutto sulla strategia che vorrebbe tenere per rinnovare il partito,non è sufficente dire che si vuole cambiare la classe dirigente per essere nuovo o il migliore,aspetto di sentire il relatore della tua mozione per capire se ha delle precisazioni più convincenti.

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